Come realizzare il mio impianto


Se siete interessati a realizzare un impianto fotovoltaico a casa vostra, dovrete rivolgervi ad una ditta installatrice specializzata che effettuerà un sopralluogo tecnico e vi comunicherà la fattibilità o meno dell’intervento.

In particolare, i principali aspetti da considerare sono:

  • la tipologia di copertura (tetto piano TettoPiano , tetto a falda TettiAFalda);
  • la presenza di ostacoli (camini, parapetti, lucernai, etc.);
  • la disponibilità giuridica sull’area (copertura facente parte di un immobile di proprietà o in affitto o di un condominio, etc.);
  • la presenza o meno di vincoli paesaggistici/architettonici nell’area oggetto dell’intervento;
  • le procedure autorizzative e di connessione previste dalla normativa.

Dopo esservi accertati che la copertura dispone di sufficiente superficie per installare l’impianto fotovoltaico e che, sulla base di una vostra valutazione, non sussistono particolari criticità, occorrerà contattare una ditta per un preventivo. Occorrerà sempre ricordare che il progetto dovrà prevedere la migliore soluzione che assicuri la massimizzazione dell’energia elettrica autoconsumata ovvero del ricavo in bolletta (Vai a “Come funziona un impianto fotovoltaico“).

Procedure autorizzative e di connessione

Gli adempimenti amministrativi necessari per ottenere l’autorizzazione alla realizzazione e alla connessione di un impianto fotovoltaico di piccola taglia, generalmente non comportano lunghe attese e in alcuni casi si traducono nella compilazione di format di documenti già disponibili.

Caso 1 – Coperture con tetto a falde (non ricadenti in aree vincolate, centri storici)

Se la vostra copertura rientra nella tipologia “a falda” sulla quale è possibile, secondo la ditta installatrice, realizzare l’impianto fotovoltaico in modo “aderente o integrato” con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento della falda, non modificando la sagoma dell’edificio stesso, si potrà utilizzare il Modello Unico. Il modello unico è stato introdotto dal Decreto 19 maggio 2015 e riguarda la realizzazione, la connessione e l’esercizio degli impianti fotovoltaici che hanno le seguenti caratteristiche:

  • realizzati presso clienti finali già’ dotati di punti di prelievo attivi in bassa tensione;
  • aventi potenza non superiore a quella già’ disponibile in prelievo;
  • aventi potenza nominale non superiore a 20 kW;
  • per i quali sia contestualmente richiesto l’accesso al regime dello scambio sul posto;
  • realizzati sui tetti degli edifici diversi da ville, giardini e parchi;
  • realizzati su tetti di edifici non ricadenti in aree vincolate, centri storici;
  • realizzati con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento della falda;
  • assenza di ulteriori impianti di produzione sullo stesso punto di prelievo.

Caso 2 – Coperture con tetto piano (non ricadenti in agglomerati urbani che rivestono carattere storico, artistico e di particolare pregio ambientale);

In questo caso occorrerà seguire parallelamente due procedure:

  • la procedura amministrativa, presentando una Comunicazione di Inizio Lavori al Comune di riferimento, secondo quanto previsto dalle Linee Guida Nazionali (DM 10 settembre 2010 e s.m.i.);
  • la procedura di connessione secondo le regole stabilite dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas  e il Sistema Idrico (AEEGSI) nella Deliberazione ARG/elt 99/08 e s.m.i.

Caso 3 – Copertura di un condominio

Se abitate in condominio, non desistete dall’idea di realizzare un vostro impianto fotovoltaico! Infatti la Legge n. 220/2012  relativa alla riforma del condominio, ha regolamentato anche la possibilità di installare impianti alimentati da fonti rinnovabili condominiali ad uso di una singola famiglia, utilizzando spazi comuni condominiali, previa l’approvazione dell’intervento da parte dell’assemblea.

Per maggiori informazioni
Se hai bisogno di maggiori informazioni vai nella sezione Contattami!